Il 21 e il 22 settembre 2019 sono stata invitata in qualità di relatore al convegno organizzato dall’associazione Men Having Babies presso il The Hotel di Bruxelles per parlare degli aspetti legali della procreazione medicalmente assistita (PMA) in Italia e della genitorialità same sex e della tutela per i figli delle famiglie arcobaleno.
Il Convegno internazionale, giunto alla quinta edizione, si è incentrato in particolare sul percorso della maternità surrogata (gestazione per altri) e delle adozioni.
Nel convegno sono state affrontate molte tematiche legate alle famiglie arcobaleno tra cui gli aspetti legislativi, etici e psicologici riguardanti l’essere genitori omosessuali e i temi legati all’adozione.
Nel corso della conferenza ho avuto la possibilità di ascoltare gli interventi non solo di esperti (avvocati, medici, psicologi) provenienti da tutto il mondo, ma anche le storie e le esperienze personali di chi queste tematiche le vive quotidianamente.
Non solo!
Le testimonianze emerse hanno confermato che il modo “sociale” di valutare la capacità di essere un bravo genitore è, spesso, influenzato più dal pregiudizio sul suo orientamento sessuale, che dall’analisi reale delle sue capacità genitoriali.
I figli delle famiglie arcobaleno sono felici. Ad affermarlo sono gli studi sociologici e nel campo della psicologia sociale: avere genitori omosessuali non influisce, in alcun modo, sulla crescita dei bambini.
Una delle ricerche scientifiche a cui possiamo fare riferimento è quella condotta dalla New Yorker Columbia University che ha analizzato lo sviluppo dei figli delle coppie gay: su 77 studi accademici internazionali, 73 hanno affermati che i figli di coppie omosessuali non hanno uno sviluppo diverso dai bambini cresciuti da genitori eterosessuali.
I 4 studi rimanenti, invece, vanno esclusi in quanto sono relativi a casi di bambini di genitori separati.
Una seconda ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, conferma il benessere dei figli dei genitori gay, è anche stata pubblicata sul Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics.
Si tratta di uno studio che prende in esame un gruppo di soggetti tutti italiani: 70 padri gay, 125 madri lesbiche e 195 coppie eterosessuali con figli tra i 3 e gli 11 anni, condotto con l’obiettivo di analizzare diverse situazioni familiari (coppie gay, coppie lesbiche e eterosessuali) e, in particolare, il rapporto genitore-figlio.
All’esito di tale percorso, i risultati hanno confermato che l’orientamento sessuale dei genitori non influisce sullo stato di benessere dei figli, nè è determinante ai fini della loro crescita ed evoluzione personale.
E’, invece, importante il rapporto di fiducia e rispetto reciproco che si instaura tra un genitore e i propri figli e la capacità della famiglia, qualunque essa sia, di supportare il figlio nel suo percorso di vita.
A questo punto una domanda è doverosa: cosa impedirebbe ad un genitore omosessuale di essere considerato un bravo genitore e, invece, alle coppie eterosessuali di essere esenti da critiche?
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