Il consenso informato e la PMA

Se stai pensando di intraprendere o hai già intrapreso un percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), non puoi non conoscere l’importanza che ha il consenso informato. In particolare, in questo articolo approfondiremo i seguenti aspetti:

  1. Cosa è il consenso informato?
  2. Il consenso informato nella PMA
  3. Cosa succede se mi separo o divorzio dopo un percorso di PMA?

fecondazione assistita consenso

Cosa è il consenso informato?

Il consenso informato è un atto volontario e consapevole da parte dei pazienti, in cui essi vengono pienamente informati sui dettagli, i rischi e le opzioni relative a una procedura medica, prima di decidere se accettarla o rifiutarla. Nei percorsi di fecondazione assistita, il consenso informato è un passo cruciale per permettere alle coppie di avere tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni importanti riguardo al loro trattamento.

fecondazione assistita ida parisi

Il consenso informato nella PMA

Quando si intraprende un percorso di fecondazione assistita, è fondamentale essere consapevoli e ben informati su ogni fase della procedura che si sta per iniziare, inclusi i relativi rischi e le complicazioni o, eventualmente, le alternative, come l’adozione.

Anche il consenso firmato per intraprendere un percorso di GPA (Gestazione per Altri) è diverso.

Inoltre, considerato che non c’è una garanzia al 100 % che le tecniche di fecondazione assistita possano condurre ad una gravidanza, il consenso informato aiuta i pazienti a poter maturare aspettative realistiche, comprendendo che ci potrebbero essere fallimenti o il bisogno di cicli ripetuti.

Trattandosi di un percorso spesso condiviso in coppia, è fondamentale che siano entrambi i soggetti ad esprimere il loro consenso informato.

Ma, nella pratica, come si esprime questo consenso?

Il paziente o i pazienti incontrano un medico specializzato che fornisce informazioni dettagliate sulle opzioni di trattamento, i costi e i rischi. Spesso si effettua anche una consulenza psicologica per esplorare le loro aspettative e il loro benessere emotivo.

Dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie, i pazienti firmano un modulo di consenso informato, confermando la loro comprensione e accettazione del trattamento.

Perché il consenso informato è così importante quando si intraprende un percorso di fecondazione assistita?

Perché la firma del modulo di consenso informato determina l’assunzione della responsabilità genitoriale. Infatti, ai sensi dell’art. 8 della legge 40 del 2004, i nati a seguito dell’applicazione delle tecniche di PMA hanno lo stato di figli legittimi o di figli riconosciuti della coppia che ha espresso la volontà di ricorrere alle tecniche medesime tramite sottoscrizione del consenso.

La legge 40, all’articolo 6, prevede anche che tra la manifestazione della volontà e l’applicazione della tecnica trascorra un periodo non inferiore a sette giorni. La volontà può poi essere revocata da ciascuno dei due membri della coppia fino al momento della fecondazione dell’ovulo.

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Cosa succede se mi separo o divorzio durante o dopo un percorso di PMA?

Può capitare che, durante un percorso di PMA o subito dopo, la coppia non vada più d’accordo e che, quindi, i partner decidano di separarsi. Una delle problematiche più comuni che può verificarsi in questa situazione è il caso in cui uno dei due soggetti della coppia decida di voler procedere, comunque, al trasferimento dell’embrione. 

In un caso simile, se si tratta della donna, ad esempio, la stessa non potrà assumere questa decisione in via autonoma ma dovrà presentare una specifica istanza al Tribunale per poter essere autorizzata ad effettuare il transfer, in base ad una serie di circostanze.

Di recente, la Corte Costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della norma che prevede che il consenso prestato alla procedura non si possa più revocare una volta avvenuta la fecondazione degli ovuli e, quindi, la creazione degli embrioni. La Corte ha dichiarato la questione di legittimità costituzionale inammissibile e non fondata e ha, quindi, confermato che, così come già previsto dalla legge stessa, il consenso è irrevocabile dopo l’avvenuta creazione degli embrioni.

La parte che vorrà comunque procedere contro il volere dell’altra, dovrà presentare una specifica istanza al giudice.

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